Roccapietra/Varallo Sesia, 7 settembre 2009
Sono appena tornata dall'Umbria, ho percorso il cammino di San Francesco, mi sento fisicamente molto stanca e interiormente "vuota", apatica,
ma un vuoto e un'apatia non opprimenti e frustranti,
ma quieti, appagati, soavi ...
... una "pienezza" nel vuoto
... una "presenza viva" nell'apatia
... un sentore
... come di un desiderio profondo che ha cominciato ad assaporare il gusto, l'odore, il suono, il tocco, la visione, il profondo percepire
... della gioia
... la gioia di un desiderio dell'anima, di un anelito del cuore,
che emergono
attirati e sospinti
dalla forza, dalla bellezza
i colori che si rivelano,
si manifestano,
si fanno presenza viva
intorno e dentro di me...
... in alcuni istanti preziosi, brevissimi,
ma che così tanto riescono a contenere, a trasmettere, ad imprimere...
lasciando dentro di me "un'impronta"
della gioia, di desideri appagati,
di cuore che si apre
e dal quale esce un ponte,
un filo di luce dorata,
un soffio di vento
colorato di mille colori
e profumato di un profumo che il mio naso fisico non può sentire
ma che il mio centro di Luce e Amore sente,
avverte, assapora
nell'espandersi per donarsi e per ricevere
un incontro tra il centro del mio cuore
e il centro del cuore di Dio, il Creatore, l'Universo,
l'Amore pulsante e manifesto
nella forma del Cielo, del Sole, delle Nuvole,
gli uccelli, gli alberi, le montagne, le colline, i prati, i campi
e la luna, le stelle, i pianeti, e le albe e i tramonti...
... e poi
negli sguardi, nei sorrisi, nelle mani,
nelle parole di alcune persone, care, amate, "ritrovate",
incontrate lungo il cammino in questi pochi giorni...
...e poi
pensieri nuovi, sensazioni nuove,
emozioni non ancora provate...
imparare che posso affidarmi, che non ho bisogno di tenere tutto sotto controllo (della razionalità),
che posso fidarmi delle mie intuizioni profonde
che arrivano da un luogo diverso dalla mente,
con tutti i suoi labirinti e trabocchetti,
... arrivano da un luogo dove c'è ordine e chiarore, e profumo di buono,
quel luogo nel profondo di noi
dove la fiammella non smette mai di brillare,
quel luogo sacro e splendente
eterno e indissolubile:
la nostra anima immortale
che talvolta soffre di nostalgia,
la nostalgia della beatitudine,
della pienezza,
della realizzazione dell'Amore lucente...
... è questa nostalgia che spesso ci porta a fare lunghi viaggi,
a volte in terre lontane, magiche,
ricche di bellezze e di mistero,
alla ricerca di quella felicità
provata, vissuta, e poi perduta!
Questo grande desiderio di assaporare felicità
attraverso la bellezza della natura,
l'energia vibrante dei luoghi sacri,
l'essere semplicemente se stessi,
senza bisogno di "corazze".
E' così che sul mio cammino di San Francesco,
dal monte La Verna fino ad Assisi,
ho "preso contatto" con una parte di me che la normale quotidianità non lascia emergere,
poiché così tanto ci siamo allontanati dai ritmi naturali,
il cosiddetto "progresso" ci ha fatto dimenticare il nostro più vero, intimo e profondo contatto
con l'Universo vibrante che ci circonda
e di conseguenza anche con la parte più vibrante, profonda e sacra di noi stessi!
Questa piccola e immensa gioia
ho provato sul mio breve ma intenso cammino di San Francesco durato sette giorni:
un contatto... con me stessa:
nella mia anima... una musica
nel mio cuore... un vento tiepido e avvolgente
nel mio corpo... un forte pulsare!
Un contatto di me che mi offrivo,
mi aprivo allo "scambio",
all'abbandono,
all'ascolto...
all'essere io cielo, sole, nuvole, uccello, albero,
montagna, collina, prato, campo,
luna, stella, pianeta, alba, tramonto...
... al sentirmi cullata
e tutt'uno
con L'UNO
... con il TUTTO!
Simona Casagrande
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