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Correcciones etapas
Correcciones etapas

Texto no traducido,
afecta a aquellos que tienen la primera edición de la guía

Le pagine intitolate correzioni tappe e accoglienza sono dedicate a tutti coloro che hanno la prima edizione della guida (quella con la copertina verde) e non interessano a coloro che hanno la seconda edizione (quella con la copertina rosa) perché queste correzioni sono presenti nella seconda edizione che contiene, in più della prima, le tappa Spoleto-Romita di Cesi e Romita di Cesi-Collescipoli che sono in sostituzione della lunga tappa Spoleto-Collescipoli e l’inserto dedicato al “Cammino in bicicletta” pedalato e scritto da Riccardo Latini. Per ovvie ragioni editoriali si è scelto di non trascrivere qui queste aggiunte ma di limitarsi alle correzioni che faciliteranno il cammino di chi comprò la guida e la mise in un cassetto in attesa del tempo propizio per compiere il pellegrinaggio. Il limite che tutte le guide cartacee hanno, fin dal primo giorno della loro uscita, verrà così corretto su queste pagine.

Detto tutto questo, tenete comunque presente che il preziosismo lavoro di marcatura a tappeto iniziato da Monique e Paolo (due cari amici del cammino - i due pellegrini "tauisti") in autunno 2006 e che a tutt’oggi (dopo aver completato il tratto La Verna-Assisi) stanno continuando fino alla fine del percorso.

Credo che per prima devo loro un enorme grazie, non è da tutti fare tutto il cammino e poi ricominciare da capo armati, in modo decisamente scientifico, di pennelli e barattoli di vernice a beneficio di chi verrà dopo di loro e, credetemi, è un lavoro lungo e la marcia, continuamente interrotta, diviene più faticosa.

Così ora i miei Tau fatti in solitaria o assieme a cari amici sono in buona compagnia!


nelle foto: Monique e Paolo all'opera


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tappa
tappa 1
tappa 2
tappa 3
tappa 4
tappa 5
tappa 6
tappa 7
tappa 8
tappa 9
tappa 10
tappa 11
tappa 12
tappa 13
tappa 14
tappa 15
tappa 16


Itinerario
La Verna - Cerbaiolo
Cerbaiolo - Sansepolcro
Sansepolcro - Città di Castello
Città di Castello - Pietralunga
Pietralunga - Gubbio
Gubbio - Biscina
Biscina - Assisi
Assisi - Spello
Spello - Trevi
Trevi - Spoleto
Spoleto - Romita di Cesi
Romita di Cesi - Collescipoli
Collescipoli - Stroncone
Stroncone - Greccio
Greccio - Rieti
Rieti - Poggio Bustone


Distanza
27 km
29 km
27 km
29 km
27 km
22 km
27 km
24 km
14 km
18 km
28 km
15 km
23 km
13 km
26 km
18 km

Tempo
8 ore
9 ore
8 ore
9 ore
8 ore
6/7 ore
8 ore
7 ore
4/5 ore
5 ore
9 ore
4/5 ore
6/7 ore
4/5 ore
6/7 ore
5/6 ore

Tappa 1

Pag. 19 - I colonna, IV riga.
La strada segue il crinale fino al Passo delle Pratelle passando altri due cancelli qui vi è una serie di cartelli. Continuare in salita lungo il sentiero 066 che piega dopo poco a destra scendendo. Sulla destra dopo poco si trova il sentiero 075 che sale piacevolmente nel bosco, ad un bivio girare a sinistra da qui lo stretto sentiero inizia scendere divenendo poi una carareccia che posta direttamente fino alle porte di Pieve Santo Stefano.

Pag. 19 - II colonna, V riga
Se arrivati fino a qui si preferisce camminare lungo una strada bianca piuttosto che un sentiero, prendere la strada che conduce a Sansepolcro e girare a sinistra al bivio marcato “Eremo di Cerbaiolo”. La stradina inizia asfaltata per divenire ben presto bianca, dal suo inizio alla croce ai piedi di Cerbaiolo sono 5 chilometri di comodi tornanti in salita. Questo percorso è meno faticoso ma più lungo del sentiero, preferitelo in caso di pioggia.

Pag. 20 - I colonna, VII riga
Si prosegue a sinistra della casa diroccata salendo lungo il bordo di un prato per poi salire nel ripido greto di un fosso.

Tappa 2

Pag. 26 - I colonna, VI riga
Al bivio svoltare a destra verso il passo di Viamaggio. Seguendo una carareccia si arriva ad una piccola radura. Prestare attenzione ai segni e, seguendoli, svoltare a sinistra lungo un sentiero in salita. Arrivati ad un grande prato attraversatelo tutto per la sua lunghezza (prestare attenzione ai segni) seguire quindi un’altra carareccia che piega a sinistra in salita.

Pag. 27 - I colonna, VIII riga
….ma comunque panoramica proseguire sullo sterrato fino alla località Spinella prima di una casa sulla sinistra, svoltare a sinistra nel sentiero che scende per poi proseguire a mezzacosta fino alla Montagna, piccola località con possibilità di alloggio (chiedere al locale ristorantino) attraversare per tutta la lunghezza il paese, continuare sulla strada bianca, attraversare il ponte piegando a destra per il sentiero 6° scendere a sinistra in un valletta che si risalirà dall’altro lato dopo aver guadato un torrentello, il sentiero è segnato bianco e rosso e con i segni gialli. Ignorare eventuali frecce che indicano di lasciare il sentiero principale. Dopo circa un’ora si esce dal boscosi scende in breve a Montecasale.

Tappa 3

Pag. 35 - II colonna, X riga
Dopo poco la strada inizia a salire piegando verso sinistra, poi piega a destra e passando vicino ad una casa prosegue diritto costeggiando un campo al termine del quale si prende la carareccia a destra che entra nel castagneto che si attraversa fino alla sua sommità quindi si scolta a sinistra, sempre salendo, poi a destra e, arrivati alla strada bianca in cresta si svolta a sinistra la visuale magnifica!…

Tappa 4

Pag. 40 - II colonna, ultima riga
Dalla pieve la discesa si fa più ripida e la strada diviene monotona per poi risalire per un po’ e riscendere fino ad un bivio con una strada asfaltata molto poco trafficata. Svoltare a sinistra e proseguire sull’asfalto con discese e salite fino al bivio per Candeleto. Da lì Pietralunga dista circa 2 chilometri e si potrà visitarla dopo essersi sistemati per la notte. Se invece si decide di andare a dormire in paese, la strada asfaltata dal bivio per Candeleto fa lunghe curve in discesa e poi in salita per circa 2 chilometri.

Tappa 6

Pag. 54 - II colonna, XXIV riga
Arrivati alla fine del lungo rettilineo svoltare a destra immettendosi sulla statale proseguire superando un ponte e ignorando le indicazioni del sentiero della pace che portano sotto il ponte dopo circa 200 m. svoltare a sinistra seguendo la feccia San Vittorino poi girare subito a destra e prendere la carrareccia…

Pag. 56 - II colonna, I riga
al bivio a destra, (nel fosso dopo l’eremo sono in costruzione dei piloni), passare il torrente e seguirlo subito sulla sua destra fino ad una cabina metallica, lì si vede un segnale entrare nel bosco e proseguire lungo il sentiero che con sali e scendi, a volte ripidi, e l’attraversamento di un torrentello porta in salita alla Chiesa di Caprignone, purtroppo sempre chiusa. Sempre salendo si arriva in vista del Castello di Biscina e dell’Agritur dove si può fare tappa in un ambiente magnifico!

Tappa 7

Pag. 60 - dall’inizio in sostituzione fino alla parola Valfabrica nella II colonna
n.b. eliminata deviazione per Coccorano
Percorso il viale che porta al castello si prosegue lungo la strada bianca che lo costeggia passando alla sua sinistra. Lungo questo tratto che si snoda con lievi saliscendi all’altezza di una panchina a 10 m. a sinistra si trova una fonte di acqua sorgiva! Proseguendo, ad un bivio fra due strade bianche, prendere quella di sinistra che passa di fronte ad una grande casa diroccata. La strada corre sempre alta e parallela a quella asfaltata più in basso divenendo poi sentiero ripido e in discesa che si incunea in un bosco per superare in una forra un torrentello e risalire sull’altro versante. Dopo un altro piccolo guado si costeggia un campo in vista della strada asfaltata. Giunti ad una stradina asfaltata si svolta a sinistra e giunti alla strada principale si prosegue su di essa, è pochissimo trafficata, fino alla Barcaccia (4 km. da dove la si è imboccata) per poi svoltare a destra per la Barcaccia (antico ostello e ospedale da cui partivano le barche che attraversavano il Chiascio) lungo il tracciato del sentiero della Pace.

Pag. 61 - I colonna, V riga
“Fosso delle lupe” Il sentiero sale ripido in una fitta boscaglia (in caso di pioggia è consigliabile evitare questo tratto perché molto fangoso e scivoloso preferendo proseguire lungo la strada asfaltata fino a Pieve San Nicolò) per poi giungere in salita alla carrareccia che corre lungo la cresta della collina, svoltare a sinistra. Da qui, per la prima volta,…

Pag. 61 - II colonna, I riga
Scendere dal colle fino alla statua di Padre Pio, girare a sinistra lungo la strada asfaltata e imboccare poi a destra il Ponte dei Galli (bella chiesina di Santa Croce) da qui si inizia a salire…
L’ultimo chilometro di ripida salita è ripagato dalla discesa…

Tappa 8

Pag. 74 - I colonna, XI riga
Giunti alla strada asfaltata girare a destra e scendere verso l’Eremo.

Pag. 75 - I colonna, II riga
Superare, ignorandolo, il bivio per il sentiero 50 e proseguire sulla strada fino a quando si troverà sulla sinistra l’inizio del sentiero 60.

Pag. 75 - I colonna, XX riga
Il sentiero prosegue in dolce falsopiano costeggiando la prateria e una staccionata, fare attenzione quando il sentiero scende, punto un po’ confuso in cui si cammina alternativamente ai due lati della staccionata, mantenere la direzione!

Tappa 9

Pag. 82 - II colonna, X riga
Essendo questa una tappa corta se vi va di camminare qualche chilometro in più per visitare la chiesa di Santa Maria di Pietrarossa arrivati in vista di Trevi, all’incrocio dove si trova il cartello Agriturismo residenza Paradiso e via Collecchio svoltare a destra e dopo un chilometro di discesa attraversare la vecchia Flaminia, la chiesa è a 300 m. dall’incrocio sulla vostra sinistra. Per vederla all’interno telefonare al gentilissimo custode sig. Enrico Cagnoni 333 8672773.
Per riprendere il cammino verso Trevi ripercorrere i propri passi, appena attraversata la Flaminia sulla vostra destra la casa privata chiusa era il lebbrosario di San Lazzaro e Tommaso dove si svolse l’episodio di Francesco e il lebbroso dai Fioretti. Proseguendo svoltare a destra in via Vocabolo San Tommaso in salita dopo 800 m. sulla vostra destra, all’interno di un cancello privato sempre aperto, potrete visitare la chiesina con campanilino a vela di San Pietro al Pettine. Dopo pochi passi siete di nuovo sul percorso per Trevi.

IL LEBBROSO DELL’ANIMA E DEL CORPO

…li frati servivano in uno ispedale a’ lebbrosi infermi, nel quale era un lebbroso sì impaziente e s’ in comportabile e protervo ch’ogni uno credeva di certo, e così era, che fusse invasato dal demonio, imperò ch’egli isvilaneggiva di parole di battiture sì sconciamente chiunque lo serviva e, ch’è peggio, ch’egli vituperosamente bestemmiava Cristo benedetto e la sua Santissima madre vergine Maria…
I frati ne parlano con Francesco “…che dimorava in un luogo quivi presso” (Pare a Bovara).
Il lebbroso si lamenta con Francesco di come lo servono i frati, Francesco prega per lui e poi si offre di curarlo lui dicendo: “Ciò che tu vorrai io lo farò”. il lebbroso vuole che Francesco lo lavi tutto e:
“Allora santo Francesco di subito fece iscaldare dell’acqua con molte erbe odorifere, poi sì spoglia costui e comincia a lavarlo con le sue mani…E per divino miracolo dove santo Francesco toccava con le sue sante mani, si partiva la lebbra e rimaneva la carne perfettamente sanata. E come s’incominciò la carne a sanicare, così s’incominciò a sanicare l’anima…”
Fioretti 1857

Tappa 10

Pag. 86 - I colonna, VI riga
Se si pernotta dalle Clarisse non è necessario salire fino al centro del paese ma si può uscire dalla porta di città più bassa: si percorre la strada asfaltata e dopo pochi metri a destra si imbocca la strada bianca che costeggia il muro di cinta del parco retrostante la Madonna delle Lacrime (ora in restauro).

Tappa 14 vecchia, 15 nuova

Pag. 116 - II colonna ultimo capoverso
Alla cappella girare a sinistra per Rieti.

webmaster Oriano - www.pellegrinibelluno.it