Alla fine cosa resta?
Resta un semplice uomo, felice nella sua minuscola tenda solitaria al margine del grande bosco, piena di note di musica classica.
Con i grilli e con l’acqua, che scorre nel vicino ruscello, la notte che avanza, e negli occhi e nel cuore ancora l’alta quota, dove le montagne indicano il cielo e solo gli uccelli riescono a volare.
Solo un semplice uomo, un viandante lungo il sentiero. Niente pretese, niente aspettative, niente struggenti ricordi.
Un semplice uomo.
Cosa aspetta dal domani?
Nulla; perché il domani non esiste più, come non c’è più un ieri.
Esiste solo ora, l’eterno presente.
E se così non fosse come poter gioire del canto che ci circonda?
Come poter lasciarsi cullare da questa armonia che tutto avvolge?
Vivo, arreso alla vita ma pronto all’azione, in armonia con l’universo.
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